Materiali per la stampa 3D

I materiali utilizzati per la stampa 3D sono molto diversi e possono variare in base alla tecnologia utilizzata per la stampa. In generale, i materiali per la stampa 3D possono essere suddivisi in due categorie: termoplastici e polveri.

I termoplastici sono polimeri che si sciolgono quando vengono riscaldati e si induriscono quando si raffreddano. Tra i termoplastici più comunemente utilizzati per la stampa 3D ci sono l’acrilonitrile butadiene stirene (ABS), il policarbonato (PC), il policarbonato alimentare (PCA), il policarbonato con fibra di vetro rinforzato (PCGF) e il policarbonato di metilmetacrilato (PC-MMA).

Le polveri utilizzate per la stampa 3D sono polimeri termoindurenti che, quando vengono riscaldati, induriscono senza fondere. Tra le polveri più comunemente utilizzate per la stampa 3D ci sono il policarbonato di metilmetacrilato (PMMA), il policarbonato di polietilene tereftalato (PEPT), il polietilene tereftalato (PET), il polietilene tereftalato glicol (PETG) e il polipropilene (PP).

Oltre ai polimeri, esistono anche materiali per la stampa 3D come il metallo, il vetro, il ceramica e il gesso. Questi materiali sono meno comunemente utilizzati a causa delle loro proprietà specifiche e delle maggiori difficoltà nella lavorazione.

Inoltre, è possibile utilizzare diversi tipi di supporto per la stampa 3D, come il materiale PVA (polivinil acetato), che viene utilizzato per sostenere le parti della stampa che non sono ancora state completamente stampate. I supporti possono essere rimossi facilmente una volta che la stampa è completa, a seconda del materiale utilizzato.

In sintesi, i materiali per la stampa 3D sono molto diversi e possono variare in base alla tecnologia utilizzata per la stampa. Possono essere termoplastici o polveri, e possono anche includere metalli, vetro, ceramica e gesso. Oltre ai materiali di stampa, è anche possibile utilizzare supporti per sostenere le parti della stampa durante il processo.